Il lago di Garda, o Benàco (Bènaco nella pronuncia localmente diffusa; Lagh de Garda in lombardo e dialetto trentino, lago de Garda in veneto, Gardasee in tedesco), è il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 km² (3° per profondità dopo Como e Maggiore). Cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona) e Trentino-Alto Adige (provincia di Trento), è posto in parallelo all’Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo. A settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un’importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone.
Già in epoca romana, in particolare a partire dalla prima età imperiale, erano presenti sulle sponde del lago magnificenti ville concepite come luoghi dedicati all’otium, attività di fatto riservata alle classi dominanti, e allo svago, in ragione della felice naturalezza del sito. In particolare Sirmione era luogo privilegiato per la presenza di sorgenti sulfuree che consentivano un utilizzo termale, infatti qui si trovano i resti archeologici di una villa romana nota con il nome di Grotte di Catullo, una tra le più importanti testimonianze romane sul lago. A partire dal Rinascimento le sponde tornarono a popolarsi di ville nobili, concepite come fatti urbani da contrapporsi alla campagna, rendendo il lago, e in special modo la zona nord-occidentale, meta di un turismo di élite, ma il turismo nella concezione moderna del termine si sviluppò a partire dalla fine dell’Ottocento, anche se, ovviamente, si trattava ancora di un turismo elitario che riguardava quasi esclusivamente la zona nord-occidentale del lago, “per bontà di clima, per dovizia di acque, per varietà di prodotti, per grandiosità e giocondità di paesaggio, per cortesia di abitanti”.[83] Una delle prime località turistiche è stata Gardone Riviera, dove Luigi Wimmer, innamorato del luogo, decise di costruire un piccolo albergo, che venne completato dopo la sua morte dalla moglie: ampliato nel tempo, divenne uno degli edifici che costituivano il lussuoso Grand Hotel Gardone Riviera. Nelle sue prossimità sorsero lentamente altri piccoli alberghi e ville e, dopo che il vate Gabriele d’Annunzio fece qui costruire il Vittoriale degli Italiani, la fama del luogo accrebbe ulteriormente.
Nella sponda veronese il turismo arrivò, invece, ben più tardi, all’incirca negli anni trenta del Novecento, quando venne realizzata l’attuale strada gardesana orientale lungo le sponde del lago (precedentemente in molti punti la strada non procedeva lungo la riva, ma più a monte). E con l’arrivo dei turisti vennero pianificati dei “lungo lago”, cioè dei viali pedonali lungo le sponde del lago nei centri abitati: per realizzarli vennero però parzialmente abbattute numerose abitazioni che si affacciavano direttamente lungo (in alcuni casi sopra) il Garda.
Dal secondo dopoguerra il turismo ha avuto una sorta di trasformazione: ad un turismo con permanenza lunga si è affiancato il turismo “mordi e fuggi”, con una sosta breve, per il solo fine settimana o addirittura per poche ore. Il primo è alimentato da turisti che vogliono passare le ferie sul lago, provenienti da una vasta area (oltre ad italiani, numerosi tedeschi, francesi, svizzeri, olandesi ed altri stranieri), mentre il secondo è alimentato da coloro che vivono a breve distanza dal lago, e che vogliono trascorrervi qualche qualche ora di svago. Entrambi i tipo di turismo hanno originato cambiamenti notevoli nell’organizzazione del territorio e dei centri abitati. Negli ultimi anni si sono sviluppati altri due tipi di turismo, quello escursionistico, per il quale sono stati realizzati adeguate infrastrutture, e quello della “seconda casa”, per il quale sono state introdotte nuove norme.
Inoltre lungo il lago di Garda e nelle sue immediate vicinanze si è andata a formare, nella seconda metà del Novecento, una vera e propria industria del divertimento, sono infatti nati una serie di parchi oggi noti nel loro insieme come Parchi del Garda. I più importanti tra questi sono Gardaland, un parco tematico dotato di numerose attrazioni, una struttura ricettiva e uno scenografico acquario, Canevaworld, che presenta all’ospite due diversi parchi, uno tematizzato sul mondo del cinema e un parco acquatico, Parco Natura Viva, un parco faunistico in cui si possono vedere specie a rischio che il parco cura per poi reinserire in libertà, e Parco Giardino Sigurtà, un’oasi verde vasta 60 ettari lungo il fiume Mincio.
Durante l’alta stagione e le feste il traffico risulta essere molto intenso, e si è arrivati ormai alla completa saturazione delle rive, che sono quasi diventate un unico agglomerato urbano, con ville, alberghi, campeggi e molti altri edifici turistici, tutti distribuiti lungo l’unico asse di scorrimento, tanto che oggi è iniziata l’edificazione di strutture ricettive nelle zone di pregio più interne (monte Baldo, Lessinia, Valpolicella, colline moreniche e valli bresciane).
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